venerdì 22 febbraio 2013

CAETANO VELOSO ABBRACCIA IL 63° FESTIVAL DI SANREMO



Con l’evergreen Vocé é Linda seguito da un toccante omaggio a Modugno e Villa con Piove e Come prima, cantate in un sorprendente italiano, Caetano Veloso porta il sound tropicalista sul palco del teatro Ariston al 63° Festival di Sanremo. Accompagnato prima dalla sua chitarra e poi dal pianoforte di Stefano Bollani, l’artista brasiliano ha dato vita a una performance delicata, emozionante e musicalmente elevata, da brividi, che non poteva passare inosservata al nostro blog, già pronto a parlarvi della sua ultima fatica Abraçaço (2012, Universal Music), uscito in Italia lo scorso 5 febbraio.



Sempre a Sanremo il Maestro Tropicalista, anche se non presente fisicamente, firma un altro momento pieno di poesia e suggestioni prestando, sabato 16 febbraio, la sua voce e la sua musica alla performance di Lutz  Förster , danzattore simbolo della compagnia di Pina Bausch, che ha scelto le note di O Leaozinho per raccontare e ricordare l’essenza del teatro danza della coreografa tedesca: innovazione, forza, normalità e interpretazione, un po’ come la musica di Veloso. Esibizione quella di  Förster già immortalata dal genio di Wim Wender in Pina 3D, film omaggio alla Bausch.




Ma arriviamo ad Abraçaço, il 49° disco del musicista verdeoro, tappa finale della trilogia iniziata nel 2006 con e proseguita nel 2009 con Zii&Zie. Questa nuova fatica contiene 11 canzoni in cui il cantautore amoreggia con tutte le sonorità che l’hanno reso celebre. Nonostante la traccia numero 1 sia intitolata A bossa nova è foda, letteralmente "Al diavolo la bossa nova”, il Maestro non smette mai di immergersi nelle atmosfere di questo genere musicale, modernizzandole con ritmi rock, trip-hop e persino drum’n’bass. Nasce così un nuovo capitolo inedito per la storia della bossa nova, scritto con l’aiuto della Banda Cé, formata da Pedro Sà alla chitarra, Ricardo Dias Gomes al basso e Marcelo Calado alla batteria.

Abraçaço è un bellissimo album, 50 minuti di pura poesia musicale. Tra i brani che più ci hanno conquistato, O imperio da lei, fotografia nitida delle sonorità della più popolare musica brasiliana e Funk Melodico, caratterizzato da una voce incalzante, accompagnata da un ritmo trip-hop e drum’n’bass, con riverberi contraddistinti da una mistura di samba, funk e axé.

Poi ci sono gli oltre otto minuti della lunga e drammatica ballata Um comunista, dedicata alla memoria di Carlos Marighella, figlio di un immigrato italiano, Augusto Marighella, e di una brasiliana figlia di schiavi africani. Politico di fede marxista e scrittore di guerriglia rivoluzionaria, Carlos fu uno dei principali leader della lotta armata contro il regime militare salito al potere nel 1964, che lo uccise e che contrastò duramente lo stesso Veloso e gli artisti del giro Tropicalista.

I brani di Abraçaço sono stati tutti scritti da Caetano ad eccezione delle finali Parabens, scritta e cantata con Mauro Lima e Gayana, scritta da Rogerio Duarte e arrangiata perfettamente dal figlio Moreno Veloso.

In definitiva Abraçaço, è un disco da ascoltare, un vero e proprio abbraccio virtuale che raccoglie cinquant’anni di musica brasiliana re-interpretata da uno dei suoi inventori, tra poesia, radici e innovazione.



















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