martedì 28 luglio 2015

EMICIDA PIU' IN FORMA CHE MAI, CON 3 NUOVI SINGOLI E UN ALBUM IN USCITA


Dopo due anni da O Glorioso Retorno de Quem Nunca Esteve Aqui, Emicida torna a gamba tesa nella scena musicale brasiliana con tre nuovi singoli e due videoclip, Boa Experança, Mufete e Passarinhos con la partecipazione di Vanessa De Mata brani che anticipano il prossimo album Sobre Crianças, Quadris, Pesadelos E Lições De Casa, un disco scritto e musicato durante il suo viaggio in Angola e Capo Verde, in uscita ad agosto in contemporanea con il documentario girato dal rapper verdeoro in Africa.
 
Dal lancio del videoclip - lo scorso 30 giugno - di Boa Experança, Emicida è sulla bocca
di tutti per via delle tematiche affrontate dal brano. Boa Experança, infatti, è una canzone
piena di riferimenti alla storia nera brasiliana e a temi di attualità. La trama ruota attorno
a un gruppo di domestici di un palazzo, che dopo aver subito ogni sorta di umiliazione, si
ribellano contro i padroni e incitano una rivoluzione in tutto il paese.
 
Il video cerca di illustrare quello che il sociologo Gilberto Freyre definisce come
la “formazione della società brasiliana”: bianchi (e ricchi) sono serviti da cattive mani nere
che hanno solo accesso ai resti e al disprezzo. Diretto da Katia Lund (Città di Dio) e da
João Wainer, scritto da Emicida con la collaborazione di alcuni impiegati e cameriere che
vivono a Ocupação Mauá nel centro di San Paolo, Boa Experança racconta e mostra
vari tipi di violenza subiti dai dipendenti, come le molestie sessuali e morali.
Dopo essere stata molestata dal boss, una delle cameriere nere è umiliata dalla padrona
di casa, accendendo così il desiderio di ribellione di tutti i dipendenti. 
 
Portando in scena queste tematiche, Emicida si espone sempre di più portando davanti ai
media e non solo la problematica razziale che ancora oggi infetta il Brasile. E’ tra l’altro di
pochi giorni fa un suo post su Facebook dove racconta di essere stato vittima di
discriminazione razziale da parte di diversi taxisti a San Paolo, che si sono rifiutati di
portare lui e un suo amico a destinazione perché neri. 

EMICIDA E VANESSA DE MATA
Tematiche diverse e note più accattivanti e più vicine all’axè per i singoli Mufete e Passarinhos. Due brani che portano con sé le influenze musicali che Emicida ha incontrato nel corso del suo viaggio in Angola e Capo Verde. Mufete, in particolare, è una sorta di diario africano dove il rappere omaggia tutte le persone che ha incontrato e con le quali si è ritrovato a fare musica (a questo link è scaricabile gratuitamente il brano: (http://www.naturamusical.com.br/baixe-e-ouca-mufete-do-emicida)

Il quarto singolo estratto dall’album sarà molto probabilmente Baiana, una hit tutta da scoprire impreziosita dall’illustre partecipazione di Caetano Veloso.

 Non vediamo l’ora che esca il disco!!







domenica 26 luglio 2015

L'ABBRACCIO DI CRIOLO ALL' ITALIA: LIVE REPORT


Per la prima volta in Italia, lo scorso 21 luglio, si è esibito live a Carroponte, Criolo (nel 2012 il concerto fu annullato causa maltempo) uno degli artisti più rappresentativi della scena pop brasiliana degli ultimi anni. Con vent’anni di carriera alle spalle Kleber Cavalcante Gomes, aka Criolo, ha raggiunto il successo mondiale solo tre anni fa con Nó Na Orelha, un album che ha conquistato pubblico e critica (tre MTV Awards, Miglior album dell'anno per Rolling Stone) e che gli ha regalato ampia credibilità e molti ammiratori anche tra i suoi colleghi artisti, non ultime icone come Caetano Veloso, Chico Buarque, Ney Matogrosso e Milton Nascimento, con cui da allora ha cominciato a collaborare. Ma è con la sua ultima “arte”, come vorrebbe che si definisse, Convoque seu buda che Criolo ritenta la conquista dell’Italia con tre date che oltre a Carroponte toccheranno Roma (31 luglio – Eutropia Festival) e Oristano (1 agosto – Dromos Festival).

 
Tra gli spazi dell’ex Breda a Sesto San Giovanni, l’atmosfera che si respira sin dall’inizio
è quella verdeoro. Improbabile il contrario visto che l’80% del pubblico è brasiliano,
una piccola torcida milanese che attende il suo idolo tra cerveja bem gelada e tanta
allegria.Molti i ragazzi giovani presenti, increduli di poter vedere così da vicino quello che
per loro è una vera star intoccabile e inavvicinabile (a fine concerto una ragazza riesce
a eludere la sicurezza e a corrergli tra le braccia…).


Il live inizia con Covoque seu buda, un brano in cui racconta la storia di una periferia urbana, quella di San Paolo, affollata di storie ai margini dilaniate dall'ingiustizia sociale, dove la vita è lotta per la sopravvivenza. Sin dall’inizio si capisce che Criolo dà tutto sul palco, sia che ci siano 200 persone sia che ce ne siano 10mila. “Per me l’arte è condivisione non è business” ci racconta a fine concerto. Canta, rappa, balla come se entrasse in trance. Poco importa se a volte sembra essere scoordinato nei movimenti, basta la sua carica, la sua gioia di vivere e di essere lì a fare ciò che più li viene naturale fare: musica, poesia, arte. E’ uno di quegli animali da palcoscenico non costruiti che ormai è raro vedere. Pochi fronzoli, tante note, passione e amore per quello che la vita gli ha donato.



Il concerto prosegue con gli altri brani dell’album Convoque seu buda, da Esquiva de Esgrima a Deus de Cinco, da  Cartão de visita a Plano de vôo  tra musica rap, afrobeat, samba e reggae. Il pubblico balla, canta lo acclama. L’atmosfera si fa ancora più calda quando la band inizia a suonare due dei suoi maggiori successi del rapper paulista: Não Existe Amore em Sp e Bogotà entrambi estratti da Nó Na Orelha.



A fine show il pubblico si accalca a retro palco per salutarlo, così il management decide di preparare una sorta di meet&greet nell’area del merchandising. Criolo passa un’ora con il suo pubblico. Abbraccia i fan uno ad uno come se fosse un padre premuroso, li ascolta come un amico, firma autografi e fa foto. Non gli pesa e si vede.




Figlio d’immigrati dal nord est del Brasile, Criolo è cresciuto in Grajaú (Zona Sul), una delle tante baraccopoli che circondano São Paulo. La sua avventura è iniziata in una casa improvvisata senza acqua corrente e con il pavimento di fango, nell’altra faccia del Brasile: un ambiente urbano difficile che ha tuttavia permesso a Criolo di affinare un forte senso di comunità che custodisce ancora in modo molto chiaro. Criolo non ha dimenticato chi è, da dove arriva, non ha scordato le difficoltà che ha incotrato. Lo si percepisce non solo dalle parole delle sue canzoni, ma anche dall’atteggiamento umile che dimostra davanti a chi lo acclama come una star. Una scoperta non solo musicale quella di ieri sera, ma soprattutto umana. Se passate da Roma o da Oristano non potete perdervelo.



Grazie Criolo!


mercoledì 15 luglio 2015

CRIOLO LIVE A CARROPONTE CON L'ALBUM CONVOQUE SEU BUDA





Passa da Carroponte il 21 luglio il tour europeo di Criolo, per una delle tre esclusive date italiane. Criolo è uno degli artisti brasiliani più vitali, popolari e socialmente influenti del suo paese. Nel corso di una grande esibizione live l’artista presenterà dal vivo il suo nuovo lavoro Convoque seu Buda, un disco seducente e intenso che racconta la storia di una periferia urbana, quella di San Paolo, affollata di storie ai margini dilaniate dall'ingiustizia sociale, dove la vita è lotta per la sopravvivenza.

La bandiera della musica verde-oro nel mondo Caetano Veloso, ha definito Criolo, “Il personaggio più importante della scena pop brasiliana”. Nella sua musica l’artista brasiliano fonde sapientemente rap, afrobeat, samba, reggae, canzone melodica e testi taglienti. Cresciuto in una delle tante baraccopoli che circondano San Paolo, Kleber Gomes aka Criolo s’ispira alle sue esperienze di vita, trasformando rabbia e disagio in forza e speranza, per dare vita a capolavori come Cartão de Visita, storia di un povero lavoratore che serve alle feste di lusso, Plano de Voo, che denuncia la lotta quotidiana dei bambini di strada e Casa de Papelão, che racconta le fatiche di una senzatetto tossica di crack.

Apertura cancelli ore 20, inizio concerto ore 21.30
Ingresso 15 € - www.carroponte.org

Le altre date italiane:

--> 31 luglio Roma Eutropia Festival  

--> 1 agosto Oristano Dromos Festival 


 

lunedì 13 luglio 2015

CAETANO VELOSO & GILBERTO GIL - Villa Arconati - Live Report


A 21 anni dall'ultimo capolavoro suonato insieme, Tropicalia II, e dall'ultima comparsa in Italia (Umbria Jazz Festival, 1994), Caetano Veloso & Gilberto Gil sono tornati per un tour europeo che lo scorso 11 luglio ha fatto tappa nella suggestiva cornice di Villa Arconati.

Un concerto poetico, a tratti quasi magico nato dalle corde di due grandi maestri, presentatisi sul palco con le loro chitarre acustiche per celebrare le loro carriere e rendere omaggio alla loro amicizia: "due amici, un secolo di musica" come recita la presentazione del tour.

Si sorridono, si guardano complici, innamorati reciprocamente della musica l’uno dell’altro. Una scia di note che gli ha uniti nella buona e nella cattiva sorte. Intonano i loro maggiori successi, cantando insieme e alternandosi, da Tropicalia a Sampa, da Terra a Expresso 2222 il tutto davanti a un pubblico inizialmente intimidito dalla grandezza musicale della coppia, dalla cornice teatrale di Villa Arconati. Una sorta di strano imbarazzo contemplativo che però Veloso e Gil sanno sapientemente domare con il loro carisma, scaldando e coinvolgendo gli spettatori, nota dopo nota, sempre di più. Il pubblico inizia a sciogliersi con l’omaggio all’Italia di Come Prima, con Toda menina baiana e con la cover acustica di Avisa là degli Olodum, ma è con la prima uscita di scena, che la platea non si trattiene più. Si alza dalle poltroncine e si accalca davanti al palco acclamandoli a gran voce. Veloso e Gil ritornano e intonano Desde Que o Samba è Samba, Domingo no parque e A Luz de Tieta, il pubblico canta, felice di essere presente a un live che ha mantenuto le promesse, tra splendide canzoni di un movimento ancora attivo ed emozioni da pelle d’oca.

Prossimi appuntamenti:
17 luglio - Umbria Jazz Festival
19 luglio - Udine



[foto dell'autrice]