sabato 24 marzo 2012

AO VIVO


La cosa che mi ha colpito di più quando sono stata in Brasile, sono stati i concerti.
Migliaia di persone in spiaggia attorno ad un palco ideato per essere visibile a 360° gradi. L’artista si esibiva cambiando direzione continuamente per poter coinvolgere tutto il pubblico, che si disponeva ordinatamente intorno alla struttura.
Tutti gli artisti, nessuno escluso, creavano uno show di emozioni e puro divertimento, coinvolgendo gli spettatori come non ho mai visto fare in Italia.
La gente cantava e ballava all’unisono seguendo i ballerini sul palco… tutti incredibilmente a tempo qualsiasi genere fosse suonato, axè ovviamente più di tutti.
In tutta la cultura musicale il concerto serve a ridare autenticità alla musica. L’artista crea sul palco una performance unica e irripetibile sia a livello estetico sia esperienziale coinvolgendo emotivamente il singolo individuo e facendolo sentire parte di un gruppo. Per questo motivo molte case discografiche producono dischi e dvd della performance live, per ricreare quella singolare onda emozionale generata dallo show e far rivivere qualche cosa che non si è vissuto sul posto e poter permettere a tutti di riassaporare in qualsiasi momento quella particolarissima sensazione.
Partendo da queste considerazioni, mi sono resa conto che la maggior parte della musica “pop” brasiliana che si trova su iTunes è “Ao Vivo” ovvero live. Proprio perché l’atmosfera che si vive durante questi concerti non ha prezzo e l’artista ha un pathos interpretativo notevolmente più caldo, che rende più vendibile il prodotto anche nel nostro Paese. Certo questo concetto del live emozionale vale per tutta la musica e la mia esperienza extraeuropea si ferma al Brasile, ma vi assicuro che assistere a una performance di un artista brasiliano non ha prezzo, il calore che trasmette è davvero unico. C’è da dire che c’è una cultura del ritmo ben diversa. La gente vive dell’energia della musica e della danza. Ho visto nascere ensemble spontanei per strada utilizzando lattine di birra vuote come maracas, borse frigo di polistirolo come percussioni e mai avrei pensato che altri oggetti d’uso quotidiano potessero emettere suoni così interessanti e piacevoli… E poi c’è la samba, la lambada, il forrò, corpi che si muovono con una grazia, una sensualità e un’energia davvero incomparabili.
Arriviamo agli artisti. Premetto che poco per volta ognuno di loro avrà un post dedicato, ma in questa prima fase voglio darvi un’idea del tipo di sonorità che desidero farvi conoscere. Spero vivamente che questi live vi trasmettano la gioia che personalmente ho provato ascoltandoli e che siano un esempio appropriato di ciò che ho scritto sopra.
Tra i performer di cui trovate stranamente l’album “Ao Vivo” su iTunes vi consiglio tra gli altri: 
Ivete Sangallo – Festa

Luan Santana – Meteoro


João Neto e Frederico - Lê Lê Lê

Marcos&Belutti – Sem me controlar


Vi lascio con una performance degli Olodum

 

Ringrazio per avermi ispirato il post il professor Gianni Sibilla con il libro “Comunicazione musicale” (Carocci)

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