A 21 anni dall'ultimo capolavoro suonato insieme, Tropicalia II, e dall'ultima
comparsa in Italia (Umbria Jazz Festival, 1994), Caetano Veloso & Gilberto Gil sono tornati per un tour europeo
che lo scorso 11 luglio ha fatto tappa nella suggestiva cornice di Villa
Arconati.
Un concerto poetico, a tratti quasi magico nato dalle corde di due grandi
maestri, presentatisi sul palco con le loro chitarre acustiche per celebrare le
loro carriere e rendere omaggio alla loro amicizia: "due amici, un secolo
di musica" come recita la presentazione del tour.
Si sorridono, si guardano complici, innamorati reciprocamente della musica l’uno
dell’altro. Una scia di note che gli ha uniti nella buona e nella cattiva
sorte. Intonano i loro maggiori successi, cantando insieme e alternandosi, da
Tropicalia a Sampa, da Terra a Expresso 2222 il tutto davanti a un pubblico
inizialmente intimidito dalla grandezza musicale della coppia, dalla cornice
teatrale di Villa Arconati. Una sorta di strano imbarazzo contemplativo che però
Veloso e Gil sanno sapientemente domare con il loro carisma, scaldando e
coinvolgendo gli spettatori, nota dopo nota, sempre di più. Il pubblico inizia
a sciogliersi con l’omaggio all’Italia di Come Prima, con Toda menina baiana e con la
cover acustica di Avisa là degli Olodum, ma è con la prima uscita di scena, che
la platea non si trattiene più. Si alza dalle poltroncine e si accalca davanti
al palco acclamandoli a gran voce. Veloso e Gil ritornano e intonano Desde
Que o Samba è Samba, Domingo no parque e A Luz
de Tieta, il pubblico canta, felice di essere presente a un live che ha
mantenuto le promesse, tra splendide canzoni di un movimento ancora attivo ed emozioni
da pelle d’oca.
Prossimi appuntamenti:
17 luglio - Umbria Jazz Festival
19 luglio - Udine
[foto dell'autrice]
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