Onestamente non so raccontarvi come sia nata la coppia
Criolo/Emicida, se sia stata Universal Music Brasil a volerli insieme o
cos’altro, ma il risultato musicale e di performance è sensazionale. Lo
testimonia il DVD “Criolo e Emicida - Ao Vivo” nato da questo favoloso
matrimonio e girato all’Espaço das Américas em SP con la
regia di Paula Lavigne, Andrucha Waddington e Ricardo Della, diventato poi CD.
I due rapper paulisti dominano la scena della
musica brasiliana sin dal 2011, pubblico e critica li apprezzano e con gli
ultimi album “Doozicabraba e a Revolução Silenciosa” (2011)
di Emicida e “Nó na Orelha”(2011) di Criolo hanno contribuito a riaccendere l’interesse per
il rap nel Paese Verde Oro oramai dominato dalle star del sartanejo. Criolo e
Emicida sono due grandi talenti, tanto diversi quanto uguali. Flow, musicalità,
fisicità differenti ma complementari, una bomba esplosiva.
Sul palco, Criolo e Emicida si alternano con
naturalezza, interagiscono tra di loro, si doppiano, ballano, coinvolgono il
pubblico con la loro energia. Amano quello che fanno, la musica che hanno
creato, si vede, si sente. Al loro fianco una band, un deejay e la
collaborazione speciale di Mano Brown. Guardateli, ascoltateli e fatemi sapere.
Per quanto mi riguarda sempre più onorata di averli scoperti e di poter ascoltare la
loro musica! Buona visione e buon ascolto.
Quindici anni di musica e di successi tengono
uniti Bruno Cardoso (voce), Cris Oliveira (percussioni e voce), Sergio Jr
(chitarra e voce), Vinicius Augusto (tastiera e voce) e Fred (percussioni),
ovvero i Sorriso Maroto che mercoledì 19 giugnoarrivano a Ostia alSoy
Festival per poi approdare venerdì 21 giugnoa Milano con l’esibizione al
Festival Latinoamericando. I Sorriso Maroto vantano numerosi successi ottenuti calcando i palcoscenici più celebri
del Brasile e d’Europa e per la prima volta sbarcano in Italia, offrendo un’occasione
unica per ascoltarli dal vivo e festeggiare con loro quest’importante anniversario
della loro carriera.
Da poco premiati con il disco di platino per il
loro album “Sorriso 15 anos”, raccolta dei più grandi successi degli ultimi
anni arricchita da brani inediti tra cui la hit “Assim Voce Mata o Papai”, i 5 amici musicisti di Rio de Janeiro intratterranno
il pubblico con del buon pagode, il genere che li ha resi celebri. Tra i pezzi più
conosciuti anche “É Nóis Faze
Parapapá” brano che li vede collaborare con Michele Telò.
Dal 27
al 29 maggio in tutti i cinema The Space d’Italia arriva Tropicalia, il
docufilm di Marcelo Machado, prodotto da Fernando Meirelles, che racconta la
storia dell’omonimo movimento politico/culturale fondato in Brasile da Caetano
Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa, Arnaldo Baptista, Rita Lee, Tom Zé e Os
Mutantes alla fine degli anni ’60.
Il film ricostruisce soprattutto la
nascita di un bisogno, la voglia degli artisti appartenenti a Tropicalia di manifestare
liberamente un pensiero rivoluzionario, lontano dal nazionalismo e dalla musica
tradizionale brasiliana di quel tempo. In un'epoca in cui la libertà di
espressione perdeva forza, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa, Arnaldo
Baptista, Rita Lee. Os Mutantes e Tom Zé, mescolavano
tradizioni popolari antiche a molte delle innovazioni artistiche che si stavano
affermando in tutto il mondo, dando vita a un’esperienza unica. Con la loro musica e la loro arte i Tropicalisti riuscirono a minare le strutture della società brasiliana, influenzando diverse generazioni.
Il documentario cala lo spettatore
in un viaggio di suoni e immagini raccontando la storia di uno dei movimenti
più emblematici della cultura brasiliana. Un lungometraggio composto da
interviste rivelatrici, rari filmati d'archivio e dalle note delle più belle
canzoni del periodo. Tropicalia offre un quadro ricco e sfaccettato di uno dei
movimenti culturali più affascinanti del Brasile.
Grazie ad alcuni amici ho scoperto i Coup 2 Cross,
conosciuti come C2C, 4 deejay
francesi veramente fighi entrati
negli annali del DMC World DJ Championship, il leggendario contest in cui i
migliori disc jockey del mondo si sfidano a colpi di scratch fino all’ultimo
beat. 20SYL, ATOM, PFEL e GREEM hanno conquistato - per quattro
anni consecutivi dal 2003 al 2006 - il titolo iridato nella categoria World
Team. Insomma dei geni del giradischi!
Dopo anni di attività i C2C hanno proseguito
l’epico viaggio nel genere breakbeat pubblicando il loro primo album, Tetra,
nel settembre dell’anno scorso. L’album, anticipato dal singolo di lancio Down
The Road ha velocemente raggiunto la vetta delle classifiche nel loro
paese natale convincendo però anche pubblico e critica fuori dalle frontiere
francesi.
L’album è un insieme di brani che variano nello
stile, da quello più drum&bass a quello electro house, influenze soul e
contaminazioni hip hop in un mix unico pieno di citazioni che raccontano il
background di ciascuno dei componenti del gruppo. I 4 deejay sono chiaramente abili
turntablist e raffinati tessitori di originali e perfette armonie tutte da ascoltare
e anche da guardare. Un’altra particolarità delle loro performance, infatti, è
il lato scenico. Le loro esibizioni live sono un vero e proprio spettacolo condito
con luci e suoni, particolare che non è certo sfuggito al pubblico che ha
premiato i C2C con la palma per il migliore show europeo agli EBBA Awards del
2013. Molto belli anche i videoclip tra cui vi segnaliamo Happy feat. D Martin e Down
The Road, quest’ultimo impreziosito anche dalla partecipazione dello
skater australiano Richie Jackson.
Tra i brani di cui non possiamo fare a meno, oltre
a quelli citati sopra, anche le hit Because of you feat. Pigeon John e Delta.
Proprio in questo momento i C2C sono impegnati in
un tour internazionale. Purtroppo non sembra essere prevista nessuna tappa
italiana ma se a luglio avete voglia di fare una scappata in Costa Azzurra
potrete vederli e ascoltarli live in Place Massena, qui le info: http://www.c2cmusic.fr/en/tour/ . Io
ci sto pensando!
Per fortuna PSY è sud coreano perché di questi
tempi usare il termine bomba accostato alla Corea (del nord) è molto
pericoloso. Resta che oggi 12 aprile 2013 è uscito Gentleman il nuovo singolo
di quel mattacchione di PSY ed è una BOMBA.
In realtà non tutti la pensano come me, ma il
beat truzzo che ricorda i brani dance un po’ anni novanta, simile a quelli che si
ballavano il sabato pomeriggio, a me piace moltissimo. Gentleman è un pezzo da
ballare con i gomiti alzati, un brano che potrebbe benissimo essere la colonna
sonora di quei tamarri di Jersey e Geordie Shore e della mia adolescenza (si
sono stata tamarra anch’io e un po’ lo sono ancora!!). Probabilmente non farà
il botto di Gangnam Style, ma quest’estate la balleremo un sacco, per lo meno
io!
In
attesa di gustarci il videoclip, potrete vedere in anteprima la coreografia che
accompagna il brano Gentleman, domani alle 11.30 in live streaming su Youtube. Sembra,
infatti, che PSY abbia istruito il pubblico del Seoul World Cup Stadium, dove
si esibirà, su come ballarla, chiedendoli addirittura di vestirsi tutti di
bianco come vuole questa tradizionale danza coreana. Sono proprio curiosa!
Dopo il successo planetario di Gnagnam Style, il
rapper sudcoreano PSY lancia Gentleman il nuovo singolo in uscita su Youtube il
12 aprile. Il brano è basato su una danza tradizionale coreana, sconosciuta agli stranieri (sono proprio curiosa!). Sarà promosso
dalla star con un megaconcerto a Seoul il giorno dopo la sua uscita sul tubo.
Le aspettative sono alte, riuscirà a bissare il successo o sarà un flop?! Stay Tuned!
Dopo
essere stati conquistati dall’energia del suo primo singolo in lingua inglese Eat
You up (2008), abbiamo deciso di tornare sulle tracce di Boa, seducente cantante e ballerina sudcoreana.
Ci siamo così imbattuti nel suo settimo album Only One, titolo anche
del singolo di lancio, che segna un passo avanti nella
musicalità di Boa collocandosi a
metà strada tra un pop maestoso e un r&b veloce.
In questo disco Boa ha cercato di mettere tutta la sua esperienza e i suoi gusti
musicali mischiando pop dolce e melodico con r&b e dance. Un album
assolutamente commerciale, che si distacca dall’impronta prettamente
elettronica e dance che sta prendendo il K pop in questo momento. Only
One però non sorprende. Non c’è nelle sonorità né nella vocalità
qualche cosa di nuovo e originale. Il singolo omonimo è una ballata
r&b orecchiabile, che inizialmente colpisce ma poi annoia esattamente come
il resto dell’album. Sui testi non posso pronunciarmi, dato che non parlo il
coreano. Sinceramente ci aspettavamo di più soprattutto da uno dei talenti
della SM Entertaiment, agenzia di
musica e spettacolo che ha lanciato anche le Girl’s Generation, girl band rivelazione di quest’anno.
Tra le 9 tracce del disco forse quelle
che spiccano di più sono Not Over You, che non a caso è prodotta
da Mim and Liv Nervo (Nervo Music) due
sorelle Dj e beatmaker australiane che hanno lavorato tra gli altri con Avicii
e Ke$ha, e The TOP scritto e prodotto da Karen Ann Poole, che ha lavorato tra gli altri con
Kylie Minogue, Janet Jackson, Groove Armada e recentemente ha scritto per le
coreane f(x).In pratica i brani
migliori non sono prodotti da Boa, segno che forse l’artista ha
ancora molto da lavorare.
Con
l’evergreen Vocé é Linda seguito da un toccante omaggio a Modugno e Villa
con Piove
e Come
prima, cantate in un sorprendente italiano, Caetano Veloso porta il sound tropicalista sul palco del teatro Ariston
al 63° Festival di Sanremo. Accompagnato prima dalla sua chitarra e poi dal
pianoforte di Stefano Bollani, l’artista
brasiliano ha dato vita a una performance delicata, emozionante e musicalmente
elevata, da brividi, che non poteva passare inosservata al nostro blog, già
pronto a parlarvi della sua ultima fatica Abraçaço(2012, Universal Music), uscito in Italia lo scorso 5
febbraio.
Sempre a
Sanremo il Maestro Tropicalista, anche se non presente fisicamente, firma un
altro momento pieno di poesia e suggestioni prestando, sabato 16 febbraio, la
sua voce e la sua musica alla performance di Lutz Förster, danzattore
simbolo della compagnia di Pina Bausch, che ha scelto le note di O
Leaozinho per raccontare e ricordare l’essenza del teatro danza della
coreografa tedesca: innovazione, forza, normalità e interpretazione, un po’
come la musica di Veloso. Esibizione quella di Förster
già immortalata dal genio di Wim Wender in Pina 3D, film omaggio alla Bausch.
Ma
arriviamo ad Abraçaço, il 49° disco del
musicista verdeoro, tappa finale della trilogia iniziata nel 2006 con Cé
e proseguita nel 2009 con Zii&Zie. Questa nuova fatica contiene 11 canzoni in cui il
cantautore amoreggia con tutte le sonorità che l’hanno reso celebre. Nonostante
la traccia numero 1 sia intitolata A bossa nova è foda,
letteralmente "Al diavolo la bossa nova”,
il Maestro non smette mai di immergersi nelle atmosfere di questo genere
musicale, modernizzandole con ritmi rock, trip-hop e persino drum’n’bass. Nasce
così un nuovo capitolo inedito per la storia della bossa nova, scritto con
l’aiuto della Banda Cé, formata da Pedro Sà alla chitarra, Ricardo DiasGomes al basso e Marcelo
Calado alla batteria.
Abraçaço è un bellissimo album, 50 minuti di pura poesia musicale. Tra i brani
che più ci hanno conquistato, O imperio da lei, fotografia nitida delle sonorità
della più popolare musica brasiliana e Funk Melodico, caratterizzato da una voce incalzante, accompagnata da un ritmo trip-hop e
drum’n’bass, con riverberi contraddistinti da una mistura di samba, funk e axé.
Poi ci
sono gli oltre otto minuti della lunga e drammatica ballata Um
comunista, dedicata alla memoria di Carlos Marighella, figlio
di un immigrato italiano, Augusto Marighella, e di una brasiliana figlia di
schiavi africani. Politico di fede marxista e scrittore di guerriglia
rivoluzionaria, Carlos fu uno dei principali leader della lotta armata contro
il regime militare salito al potere nel 1964, che lo uccise e che contrastò
duramente lo stesso Veloso e gli artisti del giro Tropicalista.
I brani
di Abraçaço
sono stati tutti scritti da Caetano ad eccezione delle finali Parabens,
scritta e cantata con Mauro Lima e Gayana, scritta da Rogerio Duarte e arrangiata perfettamente dal figlio Moreno Veloso.
In definitiva Abraçaço, è un disco da ascoltare,
un vero e proprio abbraccio virtuale che raccoglie cinquant’anni di musica
brasiliana re-interpretata da uno dei suoi inventori, tra poesia, radici e innovazione.
Dalla
dub-step alla musica popolare, dall’elettronica al reggae, ecco il nuovo sound
sperimentale che ha fatto innamorare il Brasile. La firma è quella di Luciano Nakata Albuquerque, produttore
, polistrumentista e produttore di São Paulo, che ha conquistato la notorietà
con il nome d’arte Curumin.Paulista
nato da genitori spagnoli e giapponesi ha saputo trasformare in musica le sue
variegate origini dando forma a uno stile unico, un’inconfondibile alchimia di
suoni, controcorrente e libera dalle catene dei confini di genere.
Il musicista
trentacinquenne ha già all’attivo tre album tra cui Arrocha, pubblicato nel 2012 dall’etichetta Urban Jungle, nel quale
Curumin adotta un approccio minimalista nella veste musicale per creare beat
ballabili e onde melodiche che non si allontanano troppo da quelle linee di
basso e quei riff di chitarra che caratterizzano le sue sonorità sin dagli
inizi di carriera.
Arrocha
contiene 13 brani alcuni più interessanti di altri. Tra le canzoni che segnano
la forza di questo album soprattutto sotto il profilo sperimentale segnaliamo: Afoxoque che miscela percussioni,
elettronica e raggae; Terra Trema,
che mixa le vibrazioni della dub-step con le sonorità delle classiche trombe.
In Passarinho Curumin torna, invece,
a riff acustici delicati che danno forma un brano esemplare, ma è Paris Vila Matilde, che ci ha
conquistato prova che la semplicità e le interpretazioni restano fondamentali
per la forza di una canzone. Qui Curumin lavora sull’introspezione, mettendo
l’emozionalità al centro della scena. Un brano da ascoltare a tutto volume a
occhi chiusi. Poesia.
Sfortunatamente,
l'album non è in grado di mantenere il suo slancio fino alla fine tuttavia
questo alternarsi tra semplicità e sperimentazione fa si che Arrocha sia un disco
da ascoltare e da avere assolutamente. Contando tutti i pezzi, non più di 35
minuti di ascolto, un’abbondante mezz’ora che nasconde un'esperienza unica, un
momento di evasione musicale che merita di essere vissuto.
Arrochaè disponibile su iTunes Italia,
ma anche su Amazon. Come sempre qui di seguito vi proponiamo l’ascolto di
qualche brano.